Anima, andiamo

Anima solaAnima, andiamo. Non ti sgomentare
di tanto freddo, e non guardare il lago,
s’esso ti fa pensare ad una piaga
livida e brulicante. Sì, le nubi
gravano sopra i pini ad incupirli.
Ma noi ci porteremo ove l’intrico
dei rami è tanto folto, che la pioggia
non giunge a inumidire il suolo: lieve,
tamburellando sulla volta scura,
essa accompagnerà il nostro cammino.
E noi calpesteremo il molle strato
d’aghi caduti e le ricciute macchie
di licheni e mirtilli; inciamperemo
nelle radici, disperate membra
brancicanti la terra; strettamente
ci addosseremo ai tronchi, per sostegno;
e fuggiremo. Con la piena forza
della carne e del cuore, fuggiremo:
lungi da questo velenoso mondo
che mi attira e mi respinge. E tu sarai,
nella pineta, a sera, l’ombra china
che custodisce: ed io per te soltanto,
sopra la dolce strada senza meta,
un’anima aggrappata al proprio amore.

di Antonia Pozzi

Il dittatore

DittatoreUn punto piccoletto,
superbioso e iracondo
“dopo di me – gridava –
verrà la fine del mondo!”
Le parole protestarono:
“Ma che grilli hai pel capo?
Si crede un Punto–e–basta,
e non è che un Punto–e–a–capo”.
Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso,
e il mondo continuò
una riga più in basso.

tratto da Filastrocche in cielo e in terra, Gianni Rodari

Il vino aiuta a sognare

Vino rossoIl vino aiuta nel ricordo o nella speranza, nella riconoscenza o nel desiderio, a sognare. E non si può descrivere il gusto di un vino se non si ricorre in qualche modo al sogno. E siccome il sogno, anche se contiene infiniti elementi universali e logici, ha una struttura individuale e irrazionale, bisogna pure che ciascuno si rassegni a descrivere il gusto di un vino partendo da se stesso, riferendo le proprie sensazioni con assoluta sincerità, e confidando che gli altri, al momento buono, provino sensazioni poi non troppo diverse.

tratto da Vino al vino, di Mario Soldati

Per questo sono nata

Patrizia CavalliPer questo sono nata, per scendere
da una macchina dopo una corsa
in una strada qualunque e trafficata
e guidata dagli angeli piegarmi
attraverso il finestrino
sopra quei capelli e in silenzio
sentire l’odore di quel viso
dove poco prima avevo visto
come la bocca e gli occhi
si passavano un sorriso che non si apriva mai
e correndo veloce scompariva
in un attimo e tornava.

di Patrizia Cavalli