I cantastorie sono una figura importante nella cultura popolare e nella letteratura orale. Questa figura andava in giro cantando una storia nuova o con una nuova elaborazione. Provate anche voi a diventare cantastorie!
Scrivete una piccola storia (minimo 50 parole – massimo 120-150) utilizzando almeno TRE elementi tra questi:
Potete contare qui le vostre parole:
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c’era una volta un vecchio e crudele mago che il mondo voleva conquistare, ma per farlo re doveva diventare, allora il cattivo mago in uccello con una magica pozione si trasformò, e dal re ad ali spiegate volò. il re accortosi dello strano animale un coltello impugno e con un rapido gesto il volatile lui atterrò. Così il vecchio mago il mondo non conquistò e per sempre il regno in pace si ritrovò
C`era una volta una vecchina che sembrava essere una delle tante vecchine che abitano nelle nostre città. Invece in realtà era una fata, un po` invecchiata, ma molto buona. Un giorno incontrando un povero mendicante che faceva l`elemosina in strada gli regalo` una delle sue piu preziose pozioni. L`uomo non sapeva che quella fosse una pozione magica e cosi` in quel giorno di grande calura se la bevve tutta. Improvvisamente apparve innanzi lui un tesoro tutto luccicante. Lui non stava piu nella pelle dalla gioia e regalò a sua volta una buona parte del tesoro ad altri suoi amici per gratitudine alla fata buona.
Un pover’uomo innamorato di una donna assai distratta chiede aiuto disperato ad un mago rintronato , lui un filtro gli ha donato che in vecchietta l’ha tramutata , e l’uomo scandalizato un bacio infine le ha dato e così la magia ha spezzato.La donna allora innamorata, il “povero”uomo fortunato ha sposato!
C’era una volta in un bosco incantato una casina fatta di legno,mezza rotta, mezza storta, il proprietario di questa era un MAGO barbuto e con la gobba,stanco e rintronato non riusciva neanche più a ricordare come si usava la magia ma in un angolo della sua casina c’era un gran TESORO coperto di polvere ,perchè neanche di quello lui sapeva più che fare.Un giorno di quelli passo una VECCHINA che andava per fughi,la donna era vecchia quanto era cattiva e buttò l’occhi proprio in quella casa e sulla grande fortuna.Ella proprose al povero mago che se lei fosse riuscita ad aggiustar casa e anche le sue ossa lui doveva donarle lo scrigno trabboccante oro e gioielli ,il mago accetto! La vecchietta appena entrata nella casetta prese un LIBRO grosso e polveroso da un tavolo li accanto e lo sbatte in testa al povero mago che cadde a terra sconcertato ,la cattiva e furba vecchina si precipitò verso il bottivo ma in quel mentre il mago riacquistò memoria e ,con uno schiocco di dita la vecchina sparì ,per ritrovarsi sul cucuzzolo di una montagna e il mago per la sua sicurezza e perchè possedeva un animo gentile , decise di donare il tesoro alla povera gente!
Un povero signore aveva un libro che gli aveva regalato un mago. Era un libro incantato. Egli possedeva inoltre un tesoro molto grande, ma malgrado ciò non aveva tanti vestiti, non poteva infatti comprarsi niente perchè il tesoro stava in una camera e lui aveva perso la chiave. A quel punto decise di consultare il suo libro magico, che gli suggerì di cercarla per mari e per monti. Allora egli si mise in cammino. Cercò mesi e mesi ma non la trovò finchè passò un anno! Finalmente un giorno la trovò e aprendo la porta tirò fuori il tesoro e potè comprare bellissimi vestiti.
Morale: bisogna fare attenzione alle cose preziose che si hanno
Era giovedi’ e alle dieci del mattino entro’ con una bellissima divisa bianca la psicologa e insegnante Donatella Leccis, una brava donna dall’animo buono e gentile che, entrando in classe, apre il libro di Pollyanna e inizia a leggerlo capitolo pere capitolo. Ogni giovedi’ leggiamo questo libro per capire di che cosa parla questo romanzo psicologico: che parla di una ragazza che si chiama Pollyanna che vede tutte le cose in rosa. All’improvviso arriva Marco, l’insegnante di cestineria che ci porta in laboratorio,dove c’e’ anche l’educatore, che severo com’e’, ci faceva mettere subito a costruire i cestini di vimini. Dopo dieci minuti, arrivo’ un mago, che vista la severita’ dell’educatore, lo trasformo’ in un gatto tutto nero.
C’era una volta, un bidello che si chiama Mario.
Un giorno l’armadio della cuoca si aprì magicamente,
dentro c’erano gioielli,una bella corona,delle bellissime collane e bracciali.
Mario, decise di regalare tutti i gioielli a sua moglie Barbara.
Anche Barbara è una bidella.
I due decisero di metterli in asta per comprare una
casa.
In fine Mario e Barbara comprarono una bella casa.
Un giorno mentre pulivo la casa ho trovato nella soffitta un libro vecchio.Ho preso quel libro e ho cominciato di guardare le sue pagine.Peccato che non riuscivo a comprenderlo perche si era scritto con una lingua che non conoscevo.L’ho portato ad un professore affinche me lo traducesse.Ma lui mi ha detto:”Non si traduce perfettamente mai,devi capirlo tu.”.Sono andata ad un mago affinche mi aiutasse.Ma lui mi ha detto:”Sono un mago.Prima devi leggerlo tu.Se non ti piace il testo ,riesco a cambiarlo ma non posso tradurlo.Devi capirlo tu.”.Ero delusa,camminavo verso la mia casa.Ho pensato che l’unica lingua che si comprende senza l’aiuto e’ la lingua degli occhi ,mai mentono e mai si fraintendono.Percio’ se avete un paio di occhi che vi guardano con l’amore,questo e’ un tesoro piu prezioso che avete.
In una piccola scuola di paese, alcuni alunni intomiriti aspettano che la loro severa insegnante entri in classe. E’ molto bella ma sa essere davvero dura.
Gli alunni attendono così l’intervallo per rifugiarsi dal bidello. Lui possiede un grande libro e racconta che gliel’ha regalato un mago per aiutarlo a trovare il grande amore. Il bidello infatti è innamorato di una vecchina che abita proprio vicino alla sua casa. La vede ogni giorno passare la scopa sui gradini e pensa che non ci sia tesoro più grande di lei.
Gli alunni cominciano allora a credere che ci possa essere una pozione magica anche per la loro insegnante. Forse se anche lei si innamorasse di un uomo sarebbe meno severa.
Si recano così un giorno dal mago chiedendogli la pozione. Il mago dice loro di fare molta attenzione.. la pozione fa innamorare soltanto chi vuole davvero conoscere il vero amore… ci si può innamorare solo dell’anima gemella, dice il mago, non di chiunque.
Gli alunni ricordano un uomo con cui parla spesso l’insegnante e credono sia quello giusto per lei.
Data la pozione con l’inganno, li fanno incontrare, ma quando l’amore non c’è, gli alunni se ne acorgono subito, non c’è nulla da fare. Sconsolati stanno per abbandonare l’impresa, quando l’insegnante si avvicina ad un povero, seduto su un marciapiede. Chiede l’elemosina ed è vestito di stracci. Lo invita da lei. E’ lui l’uomo di cui si innamora e con cui si riscoprirà donna. Gli alunni imparano così che non c’è tesoro più grande nella vita, del vero amore…
Un giorno un mago decide di scrivere un libro perché è annoiato, ma in quel mommento trova una vecchina che ha una scopa e dice di avere un tesoro in casa sua, ma se lo vuole avere deve trasformarla in una giovane donna. Il mago dice di sì, e prepara una pozione per la vecchina e per lui. I due diventano giovani e si sposano!
C’era una professoressa, chiamata Sara, che ha preso un libro importante. Questo libro è magico e azzurro e lei lo ha preso da un mago. Questo mago si è arrabbiato e poi fatto questa domanda: “Dove è il mio libro?”. Sara non ha risposto e così il mago l’ha trasformata e ora lei è un gatto nero!
Un giorno, una vecchia incontra sulla via un uomo povero. Dato che è una persona compassionevole, gli dà una moneta. Dopo pochi giorni vede l’uomo alla porta ma non sa perché. L’uomo le dice che è un mago e dato che lei ha fato un gesto cosi bello, lui vuole realizzare tre desideri. La vecchia è molto contenta ma non sa che chiedere. La prima richiesta è che diventi ragazza, la seconda che diventi ricca e l’ultima che un bellissimo uomo sia suo marito. Il mago le dà una pozione e dopo apre un grande libro dal quale legge un canto. Rapidamente la vecchia diventa una bella ragazza ricca, con un marito bellissimo… ma questa storia non è reale.
Una VECCHINA incontra un MAGO che le dà una POZIONE per diventare una giovane DONNA; costei, felicissima, inizia ad essere corteggiata da più uomini, ma alla fine si rende conto che non è giusto illuderli e resta solo loro amica…
Morale della favola: chi trova un amico trova un TESORO!
C´era una volta un insegnante chiamata Chiara, che amava moltissimo il suo lavoro, perché aveva molti amici e questi piccoli amici lei sapeva che crescevano imparando molte cose. Lei sognava sempre ricordandoli così come erano, ma il tempo passò e i suoi bimbi si trasformarono in uomini molto buoni. Si sposarono e furono bravi professionisti. Alcuni erano riconosciuti per le cose che facevano. Col passare del tempo questa vecchia insegnante pensava che il suo lavoro era stato di grande aiuto per i loro genitori nel fare di questi piccoli amici quello che sono diventati. Una insegnante quando ama il suo lavoro e insegna con tutto il suo cuore, lascia nello studente la radice più importante per il corso della sua vita. Quella che mai si dimentica. Di voler essere per quello che si è nati. Un uomo o donna che possa lasciare traccia in questa terra.
C’era una volta un uomo. Si può dire che fosse felice: aveva una casa, aveva da mangiare, aveva anche dei buoni amici. Però non si sentiva felice, sognava di essere ricco. Un giorno ha trovato un libro molto vecchio e misterioso ed ha cominciato a leggerlo. Presto ha scoperto che era un libro magico e dentro ci ha trovato un incantesimo che gli ha fatto avere un tesoro grandissimo. Ora era ricco sfondato e poteva fare tutto ciò che voleva. Allora si è comprato due case nuove ed un aereo ed è venuto in giro per il mondo… Non ha più parlato con i suoi amici, li ha dimenticati.
Però in poco tempo ha speso tutti i soldi che ha avuto, ha fatto anche dei debiti… Doveva vendere le case, ma non aveva ancora abbastanza soldi. Voleva farseli prestare dagli amici…però loro non si ricordavano più di lui.
Adesso è diventato povero in canna e può’ solo sognare i vecchi tempi…
C’era una volta un uomo, di nome Pietruccio, che faceva lo spazzino. Un giorno, mentre spazzava con la scopa per la strada, trovò un tesoro. Prima una collana di perle, un’altra con uno smeraldo, un anello con brillante, una corona, e alla fine il portagioielli ancora pieno di pietre preziose ed oggetti pregiati. Siccome era un buon uomo, quando vide un mendicante che chiedeva l’elemosina gli regalò tutto quanto aveva trovato e tornò a casa sua contento e felice. Ma sua moglie, quando seppe quello che era successo, prese il mattarello e corse dietro Petruccio per dargli una buona legnata.
Un giorno una vecchina, che fa la casalinga, incontra un mago. Questo mago le propone di diventare giovane e bella, come non è mai stata. Sentendo queste parole la vecchina vorrebbe accettare e bere la pozione magica: diventerebbe alta, bionda e molto sensuale. Però la vecchina sa che tutte le persone che conosce sono anziane, come lei. E che i giovani di oggi sono diversi dai giovani di ieri. Così la vecchina guarda il mago e dice: la ringrazio, mi ha fatto fare un bel sogno! Ma sa cosa le dico? Io preferisco rimanere così.