Buon Natale

Questa canzone non è un semplice augurio di buon Natale. Renato Zero parla del dolore di chi soffre, di chi è umiliato e di chi non c’è più. E’ una poesia in musica per riflettere.

Povero

E arriverà Natale,
anche quest’anno arriverà,
Natale per chi resta, per chi va.
Natale da una lira,
Natale ricco o no.
Bambini per un giorno, per un po’.
Vorrei che il tuo Natale
risplendesse dentro te,
che soffri e stare al mondo sai cos’è.
Per te che non hai storie
da raccontare ormai.
Le fate son drogate,
malati i sogni tuoi!
Vorrei dire buon Natale
e dividerlo con te.
Con te che hai perso la speranza
e hai paura come me.
Un tempo non lontano
i doni appesi tutto intorno al camino,
nessuno violentava,
quel sogno che per mano ti portava.
Giocavi allo sceriffo
e per te un buono non era un fesso.
E il bersaglio era finto.
Non era un uomo steso sul cemento.
E non c’erano i brutti,
quel giorno li erano d’accordo tutti.
Sia chi ha gli occhi lunghi,
la pelle nera o i capelli biondi!
Natale da una lira,
Natale ricco o no,
Bambini per un giorno, per un po’.
Perché non fosse una parola il bene,
perché ogni bomba diventasse pane.
Io vorrei che almeno un giorno
quella cometa facesse ritorno!
E un campo di battaglia desse grano
per quella morte con la falce in mano.
E al ventre di una donna, il suo bambino,
e breve o lungo ad ognuno il suo destino!
Vorrei dire buon Natale
finché c’è chi ascolterà!
Finché si farà l’amore,
finché un uomo pregherà!





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