Auschwitz (Canzone del bambino nel vento)

AuschwitzQuesta canzone di Francesco Guccini è uscita per la prima volta nel 1964. Il brano canta la drammatica storia di un bambino che muore e viene bruciato in un campo di sterminio. Il bambino diventa il simbolo di tutte quelle vittime, dell’olocausto, di quella incomparabile tragedia ma anche della violenza che ancora oggi prevale in molti paesi. “Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio…”

Son morto con altri cento, son morto ch’ ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento….

Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’ inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento…

Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento…

Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento…

Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento…

Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà…

Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà…





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