Attila

Con la sua abituale ironia, il grande poeta romano Trilussa (1871-1950) ci parla di Attila, il re degli Unni che nel V secolo invase l’Italia, e tradizionalmente conosciuto come il “Flagello di Dio”. Il vero obiettivo di Trilussa non è l’uomo che turbò la stabilità della sua amata Roma, ma chi segue senza usare la testa gli uomini di potere. Un tema sempre attuale, in qualunque società ed epoca. Pensiamo che la traduzione dal romanesco all’italiano non sia necessaria: giudicate voi.

Attila, er Re più barbero e feroce,
strillava sempre: – Dove passo io
nun nasce più nemmeno un filo d’erba:
so’ er Fraggello d’Iddio!-

Ma, a l’amichi, diceva: – Devo insiste
su l’affare dell’erba perché spesso
me so’ venuti, doppo le conquiste,
troppi somari appresso.

di Trilussa





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