Alda Merini

Alda MeriniAlda Merini è nata a Milano nel primo giorno di primavera del 1931, ma sarà sempre ricordata per la residenza che ha scelto nella metropoli lombarda: i Navigli.
La Signora dei Navigli è nata in una famiglia povera, come tante durante la seconda guerra mondiale. La poetessa ricorderà i bombardamenti, la fame e le difficoltà della vita a Milano in quel periodo.
Ha scritto fin da giovane e le sue poesie hanno colpito altri poeti e il più importanti di questi, Eugenio Montale, l’ha inserita nell’enciclopedia delle poetesse del Novecento.
Alda Merini si è sposata giovane ed ha avuto presto due bambine. I problemi coniugali ed economici le hanno causato un esaurimento nervoso. Alda Merini è stata chiusa, allora, in manicomio dove resterà, con brevi intervalli, per venti lunghi anni in cui ha smesso di scrivere.
La perdita delle sue figlie, che sono state fatte vivere con altre famiglie, e la terribile esperienza del manicomio hanno segnato profondamente la poetessa.
I manicomi italiani erano dei luoghi dove le persone subivano umiliazioni, contintui traumi fisici e psicologici e solo alcuni riuscivano a sopravvivere.
La comprensione particolare di un medico che verrà ricordato spesso dalla Merini, e la chiusura dei manicomi in Italia, hanno salvato in qualche modo la Signora dei Navigli da una fine tragica.
Nelle sue composizioni il manicomio viene ricordato come una Terra Santa, la follia è vista come paura degli uomini verso altri uomini. Compaiono poi temi come la crudeltà degli uomini, l’abbandono, ma anche la speranza, la voglia di vivere e di amare, il pensiero di Dio e il suo rapporto mistico con la religione: tutti questi sono gli elementi della Alda Merini matura.
Negli ultimi tempi è stata celebre la sua collaborazione con altri artisti e cantanti che hanno reso l’immagine della poetessa più affascinante, anche se a volte lontana da ciò viveva.
La signora Merini ci ha lasciati il 1° novembre del 2009 a causa di un male incurabile.
Più volte ha scritto che più bella della sua poesia è stata la sua vita e questo perché amava molto la vita e l’amava, diceva, perché «io la vita l’ho pagata cara».


Per una biografia più completa potete visitare il sito delle figlie di Alda Merini: www.aldamerini.it





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