A casa di Luca

Ragazzi“A casa di Luca” è la canzone con cui Silvia Salemi si presenta al Festival di Sanremo del 1997. Il brano parla della società di oggi che corre, è bombardata da immagini, non riesce più a discutere e a pensare. A questa società si contrappone un piccolo angolo ideale, dove un gruppo di amici riesce ancora trovare rifugio. Sembra niente ma invece è importante.

Anni, questi anni passati così,
aridi, sterili, vuoti…
è l’era delle immagini,
ci ha rubato il cuore, l’inventiva, le idee, le parole.
Ma certo che provo qualcosa per te!
Ma dire amore è difficile, l’epoca del “tun tun cha ci pa tu pa tum”
ci ha stordito il cuore, siamo isole senza valore.

Ma la sera a casa di Luca torniamo a parlare,
ma la sera a casa di Luca che musica c’è!
Pochi amici a casa di Luca, lo stato ideale!
Perché ognuno a casa di luca è nient’altro che sé.
Certe sere a casa di Luca facciamo le tre, cantando le canzoni…
che belle vibrazioni, ancora!

Sai che dovresti venirci anche tu
anche se a casa stai comodo,
ma questa è un’era subdola
che ti inchioda il cuore e la vita ad un televisore.

Ma la sera a casa di Luca torniamo a parlare,
ma la sera a casa di Luca che musica c’è!
Si discute a casa di Luca e non sai quanto vale!
Sembra niente e invece è importante: ci devi venire!
Dal balcone a casa di Luca si vede anche il mare
e parte una canzone… che bella dimensione, ancora,
possiamo ritrovare!

Ma la sera a casa di Luca torniamo a parlare,
ma la sera a casa di Luca che musica c’è!
Dal balcone a casa di Luca si vede anche il mare
e passa una canzone…





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